Un sabato pomeriggio di sport, l’ ennesimo su un campo di calcio per Marco Gravina, arbitro 29enne della sezione di Pescara, designato ad arbitrare la gara di Under 17 regionale tra Spoltore e Sambuceto. Eppure, qualcosa avrebbe turbato il corretto andamento della gara. Sul finale del primo tempo c’è uno scontro fortuito tra due giovani calciatori, ad averne la paggio è lo spoltorese Leonardo Meletti che cade rovinosamente a terra, privo di sensi e in preda alle convulsioni. Prontamente, Marco, ha prestato le prime cure: ha aperto la bocca ed estratto la lingua dalla gola, evitando che il ragazzo potesse soffocare. Anche gli allenatori delle due compagini sono intervenuti per portare il loro soccorso. Fortunatamente il calciatore si è ripreso subito e nello spavento generale, ha abbandonato il campo in stato vigile. “la tempestività dell’ intervento che va oltre la partita”, così commenta Francesco Di Censo , presidente della Sezione arbitri di Pescara. “Marco è un ragazzo con un grande cuore, offre un grandissimo contributo per la nostra sezione. Un ragazzo su cui poter contare! Mi ha raccontato di aver compreso subito la gravità della situazione e di aver fatto tutto il possibile. Fortunatamente stiamo parlando di una storia a lieto fine. Siamo arbitri, ma il nostro compito deve andare oltre: siamo chiamati ad un servizio totale!”
Quando la prontezza e la tempestività non servono solo per decretare un calcio di rigore: la storia di Marco ci insegna come il restare vigili e l’ essere pronti anche su avvenimenti che mai penseremmo di vivere, talvolta, possa essere di vitale importanza.