Pronti a correre, episodio 2: Giada De Iure

 

 

 

Prosegue il format del Cra Abruzzo “Pronti a correre”: 8 appuntamenti con gli 8 arbitri più giovani delle sezioni abruzzesi.

Tramite le loro parole, proveremo a tornare tutti indietro nel tempo, ricordando che anche noi, tanto o poco tempo fa, siamo stati giovani esordienti. Siamo alla fine della Stagione Sportiva, è tempo di bilanci: ci guardiamo avanti e poi dietro per cercare di capire quale sia la nostra posizione nelle graduatorie, ma il bello della nostra attività è che possiamo permetterci il lusso di guardare anche al nostro fianco e vedere negli occhi dei nostri “piccoli amici” le stesse emozioni che ci hanno spinto ad arrivare fin dove siamo. Un progetto che non avrebbe trovato la luce senza il prezioso aiuto di ciascun referente sezionale: oggi, il ringraziamento va a Marco Ragozzino.

 

GIADA DE IURE, sezione di Chieti. Gara d’esordio: Tollo vs Tombesi

Giada, classe 2009, è la più giovane della sezione di Chieti che si è appassionata all’ arbitraggio grazie ad un incontro scolastico con la sezione teatina.

“Ciao Giada, qual è stato il motivo che ti ha spinta a frequentare il corso?”

  • “il mondo del calcio mi ha sempre appassionata ed incuriosita, ma non sapevo, o almeno non mi ero mai chiesta, se esistesse una “scuola” per diventare arbitri. Sono venuta a conoscenza quando alcuni ragazzi sono venuti a presentare il corso nella scuola che frequento, così ho deciso di partecipare.

“Quali erano le emozioni e le sensazioni prima dell’esordio?”

  • “Esordire è stata un’emozione fortissima. Era finalmente arrivato il momento di scendere in campo e di prendere decisioni sul momento senza avere il supporto del parere di qualcun altro. Mi sono trovata benissimo e spero di poter arbitrare ogni partita divertendomi sempre!”

“Guardando al futuro, cosa ti aspetti che possa darti la nostra Associazione?”

  • “Nel tempo, mi aspetto di far gruppo perché anche dal rapporto di amicizia inizia e si arricchisce il percorso da arbitro.  Personalmente, spero di migliorare aspetti del mio carattere che, grazie a questo ruolo, pososno entrare in gioco ed emergere, aiutandomi sia sul terreno di giuoco che nella vita di tutti i giorni.”